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Il panettone delizia i palati milanesi già dal 1200 d.C. ma tradizionalmente veniva prodotto tutto l’anno in formato più piccolo. In un repertorio filologico ottocentesco compilato da Francesco Cherubini, il Vocabolario milanese-italiano, nel terzo volume si legge questa spiegazione alla voce “panatton o panatton de Natal”: «Specie di pane di frumento addobbato con burro, uova, zucchero e uva passerina (ughett) o sultana che, intersecato a mandorla quando è pasta, cotto che sia risulta a molti cornetti. Grande di una o più libbre sogliamo farlo soltanto a Natale: di pari o simil pasta, ma in panellini lo si fa tutto l’anno dagli offellai, e lo chiamiamo panattonin».
Troviamo il Panattonin nella commedia comico-sentimentale in due atti di Camillo Cima, nel solco della migliore tradizione del teatro italiano dell'ottocento, con un'aria di onestà familiare che commuove.
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